Il logo sul tuo maglione preferito, il design di una borsetta, il meccanismo del tuo orologio da polso o la canzone che sta passando alla radio: quasi tutto è protetto – da un marchio, un design, un brevetto o un diritto d’autore. Anche indicazioni di provenienza quali “Swiss”, “Switzerland”, “Geneva” e simili possono essere utilizzate solo se veritiere.
La pirateria e la contraffazione sono illegali. Per chi copia subdolamente il lavoro altrui, la legge prevede condanne serie: fino a un anno di prigione o multe anche milionarie. Se la truffa è stata perpetrata da una persona attiva a titolo professionale, la detenzione può persino giungere a cinque anni. Nell’ambito della procedura penale, inoltre, gli oggetti prodotti illecitamente possono essere distrutti. Attenzione: è perseguibile penalmente anche un privato cittadino che mette in vendita una contraffazione all’interno di un gruppo Facebook o di un’asta online.
Il divieto non riguarda solo la fabbricazione e la vendita di prodotti contraffatti, ma anche la loro importazione in Svizzera, pur se a titolo privato. Lo stesso vale per il transito o l’esportazione. All’entrata o all’uscita dal territorio elvetico, le autorità doganali possono requisire gli oggetti sospetti ed, eventualmente, distruggerli. In tal caso, non tengono minimamente conto delle tue ragioni, e non fanno alcuna differenza se dichiari che si tratta “solo” di un piccolo souvenir oppure se te ne vai in giro con una valigia piena di articoli taroccati. In certi casi, il fabbricante degli originali potrebbe persino chiederti un risarcimento.
Scaricare file da Internet (ad es. musica, videogiochi, film, e-book e immagini) oppure farne uso in streaming per uso privato non è un problema. Molti però non sanno che, accedendo a certi siti di scambio, mettono automaticamente a disposizione degli altri utenti la loro mediateca. Questo è vietato e perseguibile penalmente. Il divieto di upload vale per tutti i tipi di contenuto. Idem per il download e la copia di programmi informatici, anche se solo per uso privato. Secondo l’interpretazione giuridica attualmente più diffusa, chi scarica o utilizza in streaming file caricati illegalmente non è punibile. Nei confronti degli artisti e degli ideatori di questi contenuti, tuttavia, non si pone una questione giuridica, bensì etica, alla quale ogni utente è chiamato a rispondere con la propria coscienza.
Coerentemente alla sua struttura interna, STOP ALLA PIRATERIA è un’associazione politicamente neutra. Per questa ragione non può prendere posizione sulle questioni concernenti l’applicazione del diritto. La chiusura di un sito di scambio o di un sito che vende contraffazioni, ad esempio, è una decisione che spetta alle autorità giudiziarie (sovente ad autorità estere).